Lungo la costa della Toscana, si trova una cittadina tipicamente di mare, colorata, viva e piena di energia: Livorno.
Si tratta di una città portuale, sviluppata dalla seconda metà del XVI secolo per volontà prima dei Medici e successivamente dei Lorena. Ho usato, poco fa, la parola “viva” perché Livorno presenta numerose attività, attrazioni, curiosità da vedere che per una piccola cittadina, probabilmente, risulta inaspettato.
A partire dal lungomare, Livorno presenta un buon numero di stabilimenti, alcuni storici, come i Bagni Pancaldi Acquaviva, edificati nel 1840, e numerosi punti sulla costiera dove si può scendere e godere del vero e proprio scoglio (non tutti i punti sono di facile accesso, attenzione). Ma la città non è solo mare e aperitivi al tramonto, anche se molti di questi meritano solamente uno buono spritz mentre il sole cala; Livorno è anche ricca di ottimi cibi peculiari e, soprattutto, ricca d’arte.
La Livorno d’arte
L’arte di Livorno appartiene a diverse epoche e correnti artistiche, tra le più svariate. L’Ottocento ha visto protagonisti un gruppo di artisti noti come “Macchiaioli”, ovvero pittori italiani attivi in Toscana che scelsero di abbandonare soggetti storici e mitologici del neoclassicismo e romanticismo per dedicarsi alla realizzazione di opere con scene di vita quotidiana. Tra i principali esponenti del gruppo, Giovanni Fattori, viene considerato uno dei più sensibili esponenti del movimento.
Nato a Livorno il 6 settembre 1825, Fattori dedica le sue tele, a volte di piccole dimensioni altre di molto grandi, a paesaggi, in particolare la sua terra, la Maremma toscana, oppure ritratti, e ancora amava ritrarre la vita contadina e i loro costumi. Temi comuni e di vita quotidiana ma che nella loro semplicità suscitano un grande impatto emotivo.
Di Giovanni Fattori è possibile vedere la statua eretta in suo onore presso Piazza della Repubblica, un luogo storico e pieno di fascino, e ammirare le sue opere, e quelle degli altri esponenti dei Macchiaioli, al museo Civico che riporta il suo nome e si trova in una meravigliosa villa ottocentesca, Villa Mimbelli.
Livorno è anche la città nativa di Amedeo Modigliani, meraviglioso artista che purtroppo, durante la sua vita non fu molto fortunato. Passeggiando per il centro, più precisamente in Via Roma 38, senza alcune grandi indicazioni basta alzare la testa e leggere la targa che reca la seguente scritta “Qui ebbe in dono vita ingegno virtù il pittore Amedeo Modigliani. Il municipio di Livorno nel Settantacinquesimo della nascita 12 luglio 1959”.
L’aspetto ancora più affascinante, a mio parere, è camminare in quella piccola via e tutto d’un tratto trovarsi davanti ad un portone con una piccola targa color oro dove vi è scritto “Casa natale Amedeo Modigliani”. E nonostante ci passi frequentemente, lo trovo sempre un qualcosa di estremamente magico.
Livorno antica
Trattandosi di una città portuale, a partire dal XVI secolo Livorno è protagonista sia di scambi commerciali che culturali e non è un caso che per anni è stata crocevia di opere d’arte e luogo dove numerosi artisti, livornesi e non, furono chiamati prima a corte dai Medici e successivamente dai Lorena.
Passeggiando per la città, è possibile vedere la Fortezza Vecchia, ovvero una fortificazione che si erge a margine del Porto Mediceo. Essa, frutto di rimaneggiamenti e ricostruzioni nel corso dei secoli, racchiude in sé l'intera storia della città, dalle origini fino ai giorni odierni. Sempre in centro si trova il teatro Carlo Goldoni, il più importante di Livorno, sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: all’interno di esso è allestito un percorso espositivo dedicato al compositore Pietro Mascagni, dove sono conservati alcuni cimeli appartenuti al compositore livornese.
Nel quartiere chiamato “La Venezia”, nome attribuito appositamente poiché i canali sembrano realmente un quartiere della città nordica, si trova la chiesa di Santa Caterina. Questa, risalente ai primi anni del Settecento, avrebbe dovuto imitare il Pantheon di Roma secondo quanto sostiene una delle guide della città. Al suo interno si può ammirare una pala d’altare del grande biografo e artista Giorgio Vasari, l’Incoronazione della Vergine.
Non vi ho ancora convinto a passare un week-end a Livorno? Vorrà dire che proverò ancora, raccontandovi altri piccoli aneddoti.
댓글