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Immacolata Concezione: tra significato e arte

Immagine del redattore: Francesca QuaresimaFrancesca Quaresima

Aggiornamento: 20 mar 2022

"Cosa significa Immacolata Concezione?"

Se hai frequentato la facoltà di Lettere o se sei fedele, probabilmente hai sentito questa domanda più di qualche volta. E, sempre probabilmente, hai dato o sentito dare la risposta sbagliata.

Non è difficile infatti confondere il dogma della concezione Immacolata di Maria, madre di Gesù, e la sua verginità. Bene, oggi, 8 Dicembre, parleremo proprio di questo.

Innanzitutto chiariamo questo dubbio: immacolata non sta per vergine. No, anche se semanticamente parlando potresti essere portato a pensarlo. Ma allora, che vuol dire “Immacolata Concezione di Maria”?


Partiamo da un presupposto: non è la Vergine ad essere Immacolata – o meglio potrebbe esserlo, ma non in questo senso -; il termine si riferisce infatti alla sua concezione (ovvero il momento in cui i suoi genitori, Gioacchino e Anna, l’hanno concepita): avete presente quella storia che nasciamo tutti con il Peccato Originale, e che un parroco, ad un certo punto della nostra infanzia, ci battezza per scacciare la colpa dei progenitori che è rimasta avvinghiata sulle nostre povere anime? Ecco, Maria no. Maria è nata senza questa infamia vergata nelle prime righe della sua biografia. Questo perché, in quanto predestinata ad accogliere il Figlio di Dio nel suo ventre (pure questo immacolato, ma non confondiamoci), doveva essere pura sin dalla nascita, anzi anche da prima della nascita, appunto dalla sua concezione (ad essere pignoli sin dall'inizio dei Tempi nel pensiero di Dio).


Dunque l’Annunciazione, ossia il momento in cui l’Arcangelo Gabriele si manifesta alla giovane Maria a Nazareth annunciandole, appunto, che di lì a poco avrebbe messo alla luce il figlio di Dio, dicevamo, l’Annunciazione si festeggia il 25 Marzo, ed è quindi una ricorrenza che poco ha a che vedere con l’8 Dicembre


Beato Angelico, Annunciazione, 1435 ca., Madrid, Museo del Prado - CC BY-SA 3.0

Dunque l’8 Dicembre festeggiamo la Concezione Immacolata di Maria.

Ma, c’è sempre un ma in ogni storia che si rispetti ed infatti per la dottrina non è sempre stato così. Il riconoscimento dell’Immacolata Concezione è materia piuttosto recente ed è arrivato a soluzione solo nel 1854 con papa Pio IX.


Appunto, questo concetto ha origini molto più remote; nasce già in epoca Medievale e per lungo tempo rimase un bell’osso duro da risolvere, questo perché non tutto il mondo cristiano si trovò d’accordo sulla faccenda.

Consideriamo solo che la questione, dopo infinite diatribe, arrivò finalmente al Concilio di Basilea del 1435, dove Domenicani e Francescani se le diedero di santa ragione – in senso figurato ovviamente – giacché i primi negavano mentre gli altri sostenevano accoratamente la Concezione Immacolata di Maria. E dopo ulteriori ed innumerevoli tira e molla, tra bolle papali, pie sentenze e minacce di eresia - passando per l'officiatura della festività sotto Sisto IV nel 1476 - finalmente, la questione viene risolta, ma soltanto nel XIX secolo.

 

Sappiamo bene che la storia, la storia della Chiesa e del Cristianesimo, e la storia dell'arte, sono rette ben lontane dal non incrociarsi mai e ad un certo punto della storia dell’arte ci si è trovati davanti la necessità di rappresentare Maria e la sua Concezione Immacolata.

Ma come raffigurare qualcosa di tanto astratto?

Ancora una volta, gli artisti, che prima di essere tali sono stati uomini di grande fede (quasi sempre) e grande cultura, ci raccontano una storia bellissima.


Non sapendo bene come comportarsi, e per esprimere pure i dubbi che ancora circolavano a riguardo, proprio per la complessità e l’incertezza della questione, questo tema venne inizialmente raffigurato sotto forma di «disputa», dove la Vergine è ritratta circondata dai Dottori della Chiesa, Sant’Agostino, Sant’Ambrogio, San Girolamo e San Bonaventura che, con i loro testi, cercano di risolvere il caso.


O ancora, nel Cinquecento comincia ad affermarsi un’immagine della Vergine Immacolata raffigurata come la giovane sposa del Cantico dei Cantici; già da tempo, infatti, questa figura del Vecchio Testamento era stata identificata con la Madre di Cristo. C’è di più, le immagini di questo poema cristiano erano ben conosciute dai fedeli del tempo che, così, ben facilmente potevano individuarle nelle opere degli artisti a loro contemporanei. Per farci un idea queste immagini altro non sono che tutti quegli attributi che ritroviamo ancora oggi nelle litanie. Vediamone alcune.


«Bella come la luna, splendente come il sole» (6,10); «Narciso di Saron» (2,1); «Giglio tra i Cardi» (2,2); «Torre di Davide» (4,4); «Fontana che irrora i giardini» (4,15); «Pozzo d’acque vive» (4,5); «Giardino chiuso» (4,12) e la palma (7,7). Altre immagini vengono prese da altri testi dell’Antico Testamento, come la Porta Clausa da Ezechiele, 44, 1-2 e lo specchio senza macchia (Libro della Sapienza 7, 26).


Agostino Galeazzi, Immacolata Concezione, 1540 ca., Brescia, Museo Diocesano - CC BY-SA 3.0

In questa opera conservata al Museo Diocesano di Brescia, dell’artista Agostino Galeazzi, possiamo ritrovare nello sfondo naturalistico dietro la Vergine molti dei simboli che abbiamo sopra menzionato. La palma, alla nostra sinistra, alle sue spalle un recinto marmoreo che raffigura l’orto chiuso, più in basso le rose e i gigli e, vicino a questi, lo specchio senza macchia. Sulla destra la fontana e il pozzo; mentre in alto il sole e la luna.


Molto spesso poi, la Vergine, raffigurata per di più stante, schiaccia sotto i piedi un serpente o un drago, questo a ricordare le parole che Dio rivolse al Serpente nell'Eden (Genesi, 3, 15): << Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa >>; a ricordare il potere salvifico della Madonna come Nuova Eva, che sconfigge Satana.


Poco più tardi, in epoca di Controriforma, venne creato un nuovo tipo iconografico, codificato dallo spagnolo Francisco Pacheco del Rìo nel suo trattato El arte de la Pintura (1649). Pacheco ci descrive una giovane di dodici o tredici anni, vestita di bianco e con un mantello azzurro, poggia i piedi su una luna crescente, e indossa il cordone francescano con tre nodi. Vediamola, la <<Donna incinta dell'Apocalisse>> così come la chiama Pacheco, << vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi, e sul capo una corona di dodici stelle>> (Apocalisse, 12,1); vediamola, per concludere solo una delle tante storie che ci racconta la storia dell'arte, in un bellissimo esempio di Giovanni Battista Tiepolo.


Giambattista Tiepolo, Immacolata Concezione, 1767-69, Madrid, Museo del Prado - CC BY-SA 3.0

E tu, riesci a trovare tutti i simboli scelti da Tiepolo per la sua Immacolata Concezione?

 

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