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"Grimorio": intervista alle curatrici Antonella Castello e Federica Marsili

Immagine del redattore: Alessia CapassoAlessia Capasso

Di streghe, qui su #CperCultura, abbiamo parlato moltissimo. Ma la stregoneria ha sempre un grande fascino su di me, quindi vado sempre alla ricerca di nuove storie e nuove informazioni su questo tema appena ne ho la possibilità.


È questo il caso della mia ultima lettura, "Grimorio", un'antologia di racconti pubblicata da ABEditore nel 2021 e interamente dedicata alla figura della strega. D'altro canto, è lo stesso titolo del libro a suggerirci cosa leggeremo: il grimorio, infatti, è il libro sul quale le streghe, secondo le leggende, annotavano incantesimi, ricette e sortilegi.


"Grimorio", edizione ABEditore - foto @CperCultura

Il libro parte con una prefazione della scrittrice Giulia Ciarapica che ho trovato di grande interesse, non soltanto per la narrazione dettagliata del folklore della strega (come il Malleus Maleficarum, la caccia alle streghe e le origini mitologiche), ma anche per gli spunti di riflessione suggeriti sulla contemporaneità della strega, donna libera e anticonformista.


"Grimorio" è suddiviso in quattro parti tematiche (Sabba e Riti, Stregonerie e Incantesimi, Le Streghe e Cacciatori di Streghe), ognuna delle quali contenente dei meravigliosi racconti di narrativa, ma anche estratti da documenti originali di processi per stregoneria. Le storie sono intervallate da illustrazioni e dipinti d'epoca, in modo che il lettore possa calarsi con lo spirito e con la mente in questo mondo fantastico e così spaventosamente reale.


Ho avuto il piacere di intervistare Antonella Castello e Federica Marsili, curatrici e traduttrici di "Grimorio", per comprendere il processo che ha portato alla creazione di questo volume che mi ha così tanto appassionata.



Parlaci brevemente di te e del tuo ruolo nella stesura di "Grimorio"


Antonella: Io sono il direttore editoriale di ABEditore e traduttrice; per "Grimorio" ho lavorato fianco a fianco con Federica occupandoci insieme della scelta dei testi, la struttura interna del volume e la traduzione dei racconti.


Federica: Piacere, Federica! Sono una traduttrice e, ad oggi, anche libraia. Per “Grimorio” ho lavorato con Antonella alla scelta dei testi da inserire all’interno del volume, nonché alla loro traduzione e all’editing finale.



Come è nata l'idea di "Grimorio"?


A.: L'idea è nata pensando alla creazione di un nuovo volume da aggiungere a una collana già presente nel nostro catalogo, ovvero la collana Ombre e Creature. Dopo il volume sui vampiri, Draculea, e quello sui non-morti, Sepolcro, quale migliore scelta se non pubblicarne uno dedicato alle streghe?


F.: Io e Antonella siamo grandi appassionate di creature del folklore, e da tempo ci stuzzicava l’idea di approfondire la figura della strega. Pertanto ci è sembrato logico dedicare un volume a questo affascinante lato della tradizione.



La prefazione di Giulia Ciarapica fornisce diverse descrizioni di quella che è una strega: guaritrice e assassina; figura benevola, ma altrettanto spietata. Chi è per voi la strega?


A.: La strega è la donna indipendente, quella che non ha paura di sacrificare la vita pur di seguire la propria vocazione, il proprio cuore, le proprie convinzioni e modi di vivere.


F.: Per me la strega è molte cose insieme; non è facile darne una definizione concreta e univoca perché è una figura ambigua, che sfugge a una precisa classificazione. Forse, però, ciò che più si avvicina all’immagine della strega che ho in testa è l’idea di una donna forte, che va dritta per la sua strada a dispetto di qualunque ostacolo. È la donna indipendente che fa paura e che talvolta sì, appare come mostruosa e spietata, ma solo perché non ha il timore di essere se stessa e andare contro ai dettami patriarcali.



Come sono stati selezionati i racconti contenuti del libro? È stato difficile reperirli? Raccontateci le complessità del creare un'antologia.


A.: I testi selezionati per formare il volume sono stati frutto di una ricerca lunga (quasi un anno), effettuata sia su fonti online sia cartacee. Siamo andate alla scoperta soprattutto di racconti e autori/autrici poco conosciuti/e, quindi il lavoro di verifica delle fonti e di confronto tra più versioni dello stesso testo è stato importante per offrire al lettore la massima accuratezza possibile. La parte più complicata è stata la scelta del materiale documentario originale d'epoca, poiché di documenti sui processi alle streghe e testimonianze varie ne esistono archivi digitali e cartacei in quantità - senza contare le difficoltà linguistiche da affrontare al momento della traduzione, dato che l'inglese del Seicento non è certo l'inglese parlato al giorno d'oggi.


F.: Io e Antonella abbiamo messo sottosopra l’internet nel tentativo di scovare testi interessanti (e quanti ne abbiamo letti!) da inserire nel volume con un percorso letterario coerente. Dato l’entusiasmo che ci guidava, una delle parti più difficili è stata forse rinunciare ad alcune valide storie; d'altronde non si poteva includere tutto, e anche se a ogni racconto escluso a me sembrava quasi di sacrificare un figlio, alla fine sono dell’idea che “Grimorio” sia venuto fuori proprio bene, con ogni pezzo al posto giusto e nella giusta proporzione. Ad ogni modo, oltre a passare le nottate a “cacciare” racconti sul web e nelle varie antologie cartacee recuperate (vi dico solo che io mi sono fatta arrivare un vecchissimo e abbastanza costoso volume direttamente da Salem!), abbiamo anche lavorato sodo al confronto delle varie fonti reperite al fine di ricostruire filologicamente ogni racconto e avere dunque una base di partenza affidabile per la traduzione.



Qual è stato il racconto che vi ha più appassionate e perché?


A.: In realtà la parte che mi ha più appassionato è stata proprio la traduzione dei documenti originali, perché, essendo testimonianze dirette di ciò che avveniva alle donne accusate di stregoneria, mi hanno permesso di conoscere meglio la storia vera e gli orrori commessi nei loro confronti. E di chiedermi: "come è stato possibile tutto ciò"?


F.: Ah, che domanda difficile! Ne dico due, per motivi assai diversi. Ho amato “Vendetta Moresca” per il tragico quadro d’epoca che dipinge; tradurlo è stato come dare nuova vita a quel mondo, a quella tradizione fatta di dolore e ingiustizia nei confronti delle donne che vogliono solo vivere la loro vita in santa pace ma che sono incapaci di farlo perché gli uomini – e di conseguenza la società intera – pretendono di decidere per loro, arrogandosi il diritto di disporre della loro vita e della loro morte. Tradurre questo racconto mi ha letteralmente incendiato il cuore. Un motivo completamente diverso mi ha invece portata a provare un trasporto incredibile per la traduzione di “The Midnight Assembly”. Si tratta di un brano estratto da un testo ben più corposo e in esso troviamo quello che è forse il ritratto più pittoresco delle streghe e degli stregoni, ossia uomini e donne intenti a gettare erbe e animali in un calderone al ritmo di sfrenati incantesimi. Poiché il testo è quasi interamente in rima, il lavoro di traduzione è stato estremamente complesso e a tratti addirittura snervante. Tuttavia ricordo perfettamente l’entusiasmo provato per ogni termine azzeccato, per ogni rima ricostruita, e il risultato finale mi ha infuso un senso di soddisfazione che difficilmente dimenticherò.



Oltre, ovviamente, a "Grimorio", cosa consigliate di leggere a chi ha appena cominciato ad appassionarsi al mondo delle streghe?


A.: Per chi ha una certa dimestichezza con la lingua inglese (purtroppo non so se ci siano edizioni in italiano, i miei testi sono tutti in originale) consiglio la lettura dei testi di Montague Sommers, massimo esperto di stregoneria e autore dei più importanti trattati sulla stregoneria e la demonologia; un'antologia di Peter Haining dal titolo "The Necromancer" e sempre a livello saggistico la raccolta "The supernatural omnibus". Vorrei segnalare anche un blog molto interessante e pieno di articoli sulle streghe di oggi, sulla filosofia Wicca e sulle tradizioni e credenze pagane: L'Almanacco delle Streghe.


F.: Avevo intenzione di consigliarvi esattamente tutto ciò che ha già menzionato Antonella, quindi aggiungo un’altra interessantissima antologia di Peter Haining dal titolo “A Circle of Witches”. Purtroppo in italiano c’è poco (che io sappia), quindi è necessario avere delle buone conoscenze della lingua inglese per tuffarsi a pieno in questo magico mondo!



La figura della strega è molto presente anche nel folklore italiano. Conoscete storie, racconti o leggende da condividere con i nostri lettori e legati alla stregoneria nostrana?


A.: Non sono una grande esperta (ahimé) di folklore italiano, ma conosco alcune figure popolari italiane che si riferiscono a tradizioni pagane magiche come i benandanti, la strega di Benevento, la Befana!


F.: Anch’io, come Antonella, non sono una grande esperta di folklore italiano, però dalle mie parti (Toscana) è abbastanza nota la storia di Monna Gostanza da Libbiano, divenuta poi celebre come la Strega di San Miniato. Era un’erborista/guaritrice e, come è successo a moltissime delle donne che si sono dedicate alla medicina negli anni della caccia alle streghe, è stata accusata di stregoneria e per questo incarcerata e brutalmente torturata. Per fortuna alla fine venne rilasciata perché, a detta delle testimonianze, uno degli inquisitori attivi all’epoca decretò che la donna avesse confessato ogni genere di stregoneria solo per far cessare le violenze, e quindi la sua testimonianza non si poteva ritenere attendibile: «alla fine s’è veduto che cotesta povera vecchia tutto ha detto per tormenti e non è vero niente». Per chiunque fosse interessato ad approfondire la vicenda consiglio di leggere qui: http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/gostanza-da-libbiano/



Vi ringraziamo per il vostro tempo! Concludiamo questa breve intervista ponendovi domanda complessa: tutte le streghe sono cattive?


A.: Forse sono sbagliate le premesse, per cui si crede che le streghe siano figure cattive. Non sono cattive, ma devono difendersi - certo, anche con la magia, se necessario - da chi le accusa di essere tali.


F.: Grazie a voi per la bella intervista. Ad ogni modo, certo che no! Le streghe non sono affatto tutte cattive, anzi: non ve la ricordate Hermione Granger?


 

Grimorio è disponibile per l'acquisto in libreria e sul sito di ABEditore

Si ringraziano Antonella Castello e Federica Marsili per la cortesia e la disponibilità

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