Pomeriggio di un'imprecisata domenica invernale del 1997. Sei poco più di una bambina e sei seduta sul divano insieme a tua madre a guardare la tv. La tua attenzione è tutta dedicata al film che stai vedendo. C'è una fata bellissima, avvolta in un lungo abito celeste pieno di pietre preziose. In mezzo ai suoi boccoli dorati spunta una tiara luccicante. Quell'attrice l'hai vista da altre parti, ma al momento non capisci dove. Molti anni più tardi ti verrà in mente che il suo nome è Valeria Marini e che il titolo della serie è Sorellina e il principe del sogno.
Circa un decennio prima dei grandi nomi del fantasy al cinema e in tv (per citarne un paio, Il Signore degli Anelli e Game of Thrones), succede qualcosa di davvero unico in Italia. Il regista Lamberto Bava, dopo una carriera trentennale dedicata alla produzione di film horror e thriller, dirige una serie tv di genere fantastico basata su una fiaba popolare italiana, Fanta-Ghirò, persona bella.
Nasce così il franchise di Fantaghirò, composto da ben cinque miniserie tv e una serie animata di successo, andato in onda per la prima volta su Canale 5 nel 1991. Chi non ha mai visto, almeno una volta nella vita, una foto della protagonista (interpretata da Alessandra Martines) con il suo iconico caschetto?
Il successo di Fantaghirò comporta un precedente ancora oggi unico nella storia della cultura italiana. Lamberto Bava, tra il 1991 e il 1997, girerà quattro miniserie tv tutte incentrate sulla cultura fantasy italiana. A fare da protagoniste, sono sempre donne: principesse e contadine, argute, decise e forti...molto forti. Scopriamo insieme la storia di queste eroine all'italiana.
Fantaghirò (1991-1996)
Fantaghirò è una principessa, la più piccola di tre bellissime sorelle. Il suo regno è minacciato dalla dichiarazione di guerra di un paese confinante. Da sempre annoiata dai compiti regali, appassionata di avventure e duelli, Fantaghirò si taglia i capelli come un cavaliere e parte a combattere per proteggere il suo popolo.
Questa è, in breve, la trama della fiaba popolare Fanta-Ghirò, persona bella, ripresa da Lamberto Bava per girare la miniserie Fantaghirò (1991), trasmessa per la prima volta su Canale 5 in due puntate il 22 e 23 dicembre 1991.
Bava sceglie per protagonisti due attori di successo dell'epoca, idoli dei fan più giovani: Alessandra Martines nel ruolo di Fantaghirò e Kim Rossi Stuart nei panni di Romualdo, nemico ed amato della principessa.
Il successo della serie fu tale che seguirono altre quattro miniserie a cadenza annuale fino al 1996, con l'aggiunta di una serie animata nel 1999. Ancora oggi, a distanza di 30 anni, Fantaghirò è un vero e proprio cult. Gli effetti speciali, i dialoghi e i personaggi sono davvero iconici: se avete visto la serie, di sicuro ricorderete l'Oca Parlante e la Pietra Tornaindietro!
Se volete recuperare questa pietra miliare del cinema italiano, abbiamo creato una playlist su YouTube dove trovate tutti gli episodi.
Desideria e l'anello del drago (1995)
Il re Drago, padre della principessa Desideria, adotta una bambina abbandonata, Selvaggia, che in realtà è la figlia del Mago delle Tenebre. La Fata del lago ha trasformato il Mago in un lupo che, per spezzare l'incantesimo, ha bisogno dell'anello del re. Selvaggia farà il possibile per impossessarsi del gioiello e caccerà dalla corte Desideria, che si mette in viaggio per riscattare il regno di suo padre.
Cavalcando il successo di Fantaghirò, Lamberto Bava dirige una miniserie fantasy dal soggetto inedito nel 1995, intitolata Desideria e l'anello del drago. Anche in questo caso, la serie viene trasmessa in due parti sulle reti Mediaset e il cast si compone di grandi attori del panorama nazionale e non solo, come Anna Falchi nei panni nella protagonista Desideria, Franco Nero nelle vesti del re e Stefania Sandrelli nel personaggio della Fata del lago.
Come nel caso di Fantaghirò e delle miniserie a seguire, le musiche sono state composte da Amedeo Minghi. Consiglio un ascolto della soundtrack di Desideria, che trovo particolarmente affascinante! La miniserie di Desideria consacra la carriera di Anna Falchi, che verrà scelta da Bava per essere la protagonista del suo ultimo progetto in tema fantasy.
Qui potete vedere "Desideria e l'anello del drago":
Sorellina e il principe del sogno (1996)
Alisea, soprannominata "Sorellina", è una giovane che accudisce i suoi fratellini e la madre malata nella loro casa in un bosco. Un giorno bussa alla loro porta il mago Azaret, intenzionato a rapire Sorellina e farne la sua sposa. Al rifiuto di Alisea, Azaret rapisce i bambini e uccide la madre. Sorellina scappa per mettere in salvo i fratelli e, durante la sua avventura, conoscerà un altro giovane in fuga, il principe Demian.
La terza collaborazione di Bava con lo sceneggiatore Gianni Romoli porta alla direzione di Sorellina e il principe del sogno, girata in Italia e in Germania e trasmessa su Canale 5 in due parti a gennaio 1996.
Questa miniserie è quella alla quale sono più legata, soprattutto perché credo di averla vista almeno una decina di volte fino alla mia prima adolescenza. E poi, con tutta sincerità, come fai a dimenticare Valeria Marini vestita da scintillante spirito della Fonte?
Gli attori chiamati ad interpretare i protagonisti della serie sono due giovanissimi Nicole Grimaudo e Raz Degan. Ma la guest star di questo sceneggiato è un nome già molto noto agli amanti del fantasy internazionale come la sottoscritta: a coprire il ruolo del perfido Mago Azaret è Sir Christopher Lee, che cinque anni dopo interpreterà un altro potente stregone, Saruman, nella trilogia Il Signore degli Anelli, diretta da Peter Jackson.
Su YouTube trovate il link alla miniserie:
La principessa e il povero (1997)
Re Hamil e la regina non riescono ad avere eredi. Si rivolgono per questo al malvagio mago Epos, pur di non abdicare in favore del fratello più piccolo del re, il perfido Migail. Dopo la sua nascita, il figlio del re viene rapito da Epos e ritrovato da un contadino, che lo chiama Leonardo. Addolorato, il re è costretto ad adottare la figlia di una contadina, Mirabella, che crescerà come sua figlia.
Il progetto decennale fantasy di Lamberto Bava si conclude con il ritorno di Anna Falchi nei panni di Mirabella, la protagonista de La principessa e il povero (1997). Il format è praticamente lo stesso: musiche di Amedeo Minghi, sceneggiatura di Gianni Romoli e la miniserie divise in due puntate per la piattaforma Mediaset.
A ricoprire il ruolo del principe della fiaba che vi ho brevemente anticipato c'è un attore molto noto all'epoca per la sua partecipazione a varie fiction (qualche anno più tardi, ad esempio, sarà in Carabinieri con Manuela Arcuri), Lorenzo Crespi.
Sarò franca: La principessa e il povero è un pellicola che non mi è mai piaciuta particolarmente. In quegli anni Anna Falchi raggiunse il successo in seguito alla conduzione di Sanremo, divenendo a tutti gli effetti un sex-symbol dell'epoca. Molto lontana dall'immaginario innocente di Desideria, Mirabella è una donna affascinante, intrigante e molto lontana dai personaggi precedenti di Bava.
Vi suggerisco comunque di guardarlo, anche per chiudere il ciclo dedicato al regista del fantasy nostrano. Fun fact: l'attore che ricopre il ruolo di Ademaro, Nicholas Rogers, aveva già interpretato un altro personaggio molto affascinante presente, invece, in Fantaghirò 3 e 4, Tarabas. Pensate che, per anni, sono esistite fazioni di fans che tifavano per Romualdo o per Tarabas: io sono sempre stata #TeamTarabas, e lo ammetto senza poca vergogna.
La fine del sogno
Lamberto Bava, dal 1997, non si è più dedicato al cinema fantasy. Fatta eccezione per la miniserie del 1999 Caraibi, ambientata durante la Guerra dei trent'anni e di nuovo con Anna Falchi a fare da protagonista, i lavori successivi del regista sono stati dedicati al giallo e all'horror. Il sogno fantasy italiano, quindi, si è interrotto senza rinascere e lasciando un'intera generazione (me compresa) con un ricordo indelebile di favole, costumi di carnevale, tagli di capelli "a scodella" e principi bellissimi.
Non ho mai trovato nient'altro di simile nella mia vita a seguire e, un pochino, spero ancora di trovarlo.
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